La Farina è un alimento che non può mancare nelle nostre dispense, indispensabile per impanare o per preparare pane, pizza e torte. Così necessaria che ne facciamo grandi scorte ma, se non facciamo attenzione alla corretta conservazione, potrebbero formarsi le cosiddette “farfalline” che ne compromettono l’utilizzo.
Si chiamano Tarme della farina, ed al contrario di ciò che comunemente si pensa, si formano se la farina è di buona qualità, ovvero ottenuta da cereali biologici che non hanno subito trattamenti chimici, e macinata a pietra.
Mi spiego meglio: il chicco di grano è costituito da endosperma, crusca e GERME. Quest’ultimo costituisce una minima parte del chicco, quella viva e nutriente, che però nelle farine raffinate è totalmente assente per evitare fenomeni di irrancidimento che impedirebbero la conservazione della farina per lunghi tempi.
Nel mulino a pietra viene macinato il chicco completo di tutte le sue parti e questo fa si che il risultato sia una farina integrale, ricca e viva, ma al tempo stesso con una scadenza più ravvicinata, intorno ai 6-10 mesi.
Ecco allora alcuni accorgimenti da adottare per evitare le “farfalline”.
ATTENZIONE ALLA DISPENSA
La nostra dispensa o cucina, il posto dove riponiamo i generi alimentari, deve innanzitutto essere un luogo fresco e asciutto, al riparo da umidità e fonti di calore, dove la temperatura non dovrebbe superare i 25°.
Soprattutto in primavera, con l’arrivo del “primo caldo”, si consiglia di:
- eliminare i prodotti in confezioni già aperte da tempo, ad esempio pasta, grissini, etc.., controllare le scadenze dei prodotti ed eventualmente contattare il fornitore per accertamenti sulla qualità di questi;
- pulire le superfici, un buon metodo è utilizzare una miscela di acqua e aceto bianco in parti uguali, in sostituzione ai prodotti chimici che solitamente si acquistano al supermercato. L’aceto, grazie alle sue proprietà antibatteriche, è un ottimo alleato per igienizzare tutte le superfici di casa.
- riporre gli alimenti nel giusto ordine, facendo attenzione a mettere sul fondo della dispensa i prodotti con scadenza più lunga mentre in primo piano i prodotti con scadenza a breve;
- posizionare un paio di foglie di alloro o alcuni chiodi di garofano sul piano della dispensa (in alternativa un batuffolo di cotone o un gessetto imbevuto di oli essenziali come lavanda o eucalipto) per tenere lontani questi animaletti che trovano fastidiose alcune essenze.
Queste precauzioni servono a prevenire la presenza di questi insetti, ma nel caso questi fossero già presenti in dispensa come potete rimediare? I consigli sono gli stessi ma potete inoltre utilizzare delle trappole adesive, che trovate in ferramenta: queste contengono i feromoni, ovvero ormoni sessuali che attirano farfalline e insetti presenti e li bloccano sulla striscia di colla, senza utilizzo di prodotti chimici o insetticida. (IMPORTANTE: NON UTILIZZARE INSETTICIDI O PESTICIDI NEI LUOGHI IN CUI CONSERVI, PREPARI E CUCINI GLI ALIMENTI PERCHE’ POTREBBERO CONTAMINARE IL CIBO) Vengono così catturati insetti visibili e non, l’ambiente viene disinfestato e nuovamente ottimale per la conservazione di alimenti.
COME CONSERVARE LA FARINA
DISPENSA: trattandosi di farina viva deve respirare e perciò è necessario lasciarla all’interno del suo sacchetto, chiuso semplicemente con una pinzetta o molletta da bucato.
FRIGORIFERO: per evitare la formazione di umidità in questo caso è necessario porre la farina in un contenitore con coperchio, possibilmente in vetro.
CONGELATORE: mettere il sacchetto di farina o di riso all’interno di un sacchetto di plastica (essendo un prodotto asciutto al bisogno sarà sufficiente estrarre dal frigorifero e utilizzarla, se preferite potete già riporla nel congelatore porzionata).
COME CONSERVARE IL RISO
Per quanto riguarda il riso, non si parla di tarme ma bensì, si parla di Punteruolo. Questo insetto è riconoscibile dalla forma allungata e la presenza del rostro, una specie di proboscide, con la quale scava all’interno del chicco per deporvi le uova; è importante saperlo riconoscere perchè può adattarsi facilmente all’ambiente domestico. Il punteruolo, a differenza delle farfalline, può deporre le uova solo all’interno del cibo e non nella credenza, perciò per eliminarlo è sufficiente gettare via tutti i prodotti infestati ma, attenzione! Questo insetto ha le ali e perciò è necessaria comunque un’accurata pulizia della dispensa. (vedi sopra le metodologie di pulizia della dispensa).
Ecco perchè, con l’arrivo della bella stagione e del caldo, da inizio maggio, il riso dovrebbe essere conservato in frigo, all’interno di un contenitore con coperchio per evitare l’umidità.
Per quanto riguarda la nostra produzione, nel nostro magazzino, il Riso Carnaroli e il Riso Integrale o ad esempio la Farina Tipo 1 e la Farina Integrale (le farine più nutrienti e perciò più delicate dal punto di vista conservativo) vengono riposti in celle, a partire da inizio maggio ad una temperatura di 8 gradi.
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9 Commenti. Nuovo commento
Anche se la scatola di riso che non è stata usata va tenuta in frigo?
In estate, se le temperature in cucina sono elevate, sarebbe meglio conservare il riso in frigo anche nella sua confezione sigillata perchè il punteruolo potrebbe insinuarsi all’interno della confezione.
[…] Foto farina e riso in dispensa con molletta – Biscotticavanna […]
Grazie dei consigli. Un altra possibilità è mettere una gomma da masticare alla menta. Probabilmente anche questo è un odore fastidioso!!!
Molto bene, ci fa piacere ricevere altri consigli, possono essere utili per tutti!
a presto
Katia
Grazie mille Katia sono consigli utilissimi
Molto bene! ci fa molto piacere! sono cose pratiche e veloci che aiutano a prevenire e conservare i cibi a casa, soprattutto con l’inizio dei primi caldi!
a presto
Katia
Grazie Katia, ottimi consigli! Soprattutto per prevenire!
In effetti le foglie di alloro ben pulite si utilizzano anche per riporre le maglie di lana nel cambio di stagione.
Ottima idea! grazie del Feedback Tiziana!
a presto
Katia