Sale Iodato: di cosa si tratta e quali sono i benefici

Tutti abbiamo timore del sale. Abbiamo paura di consumarne troppo, e quindi di poter soffrirne i danni, dato che molti dei cibi che consumiamo regolarmente ne contengono in abbondanza. La decisione immediata davanti a un tale rischio è di eliminarlo. Escludere interamente il sale dalla propria dieta. Ma siamo sicuri che sia questa la soluzione?

Il sale da cucina è infatti un minerale di estrema importanza per il corretto funzionamento dell’organismo. Esso apporta sodio e cloro, elementi fondamentali per lo svolgersi delle attività basali del nostro corpo, oltre alla regolazione del bilancio idrico e della trasmissione degli impulsi nervosi (Ministero della Salute, 2021).

Nel mondo il sale da tavola si ricava principalmente dal mare, e in quantità minore da cave sotterranee come in Romania. Ne esistono di vari tipi: dal sale marino raffinato o integrale, al salgemma, il Fleur de Sel dalla Francia, il sale Maldon dall’Inghilterra, il sale blu di Persia o il sale rosa dell’Himalaya. Infine, ultimo ma non per importanza, il sale iodato.

Nell’articolo troverai:

Che cos’è il sale iodato
Proprietà e benefici del sale iodato
Quanto sale assumere: dosi consigliate e rischi correlati
Curiosità sul sale

CHE COS’È IL SALE IODATO

Si parla di sale iodato quando, all’interno del sale da cucina, è stato aggiunto lo iodio, il quale non ha odore o sapori e quindi non altera i cibi a cui viene aggiunto.

Lo iodio è un micronutriente essenziale per il funzionamento della tiroide, grazie alla stimolazione della produzione da parte della stessa degli ormoni tiroxina e triiodotironina.

Perchè allora lo iodio viene aggiunto proprio al sale?

Sulla base di studi condotti sulla popolazione, è emerso che la quantità media di iodio assunta non è sufficiente per il fabbisogno umano. Questo è il motivo principale della scelta di aggiungere lo iodio proprio nel sale: essendo un ingrediente largamente usato dalla maggior parte della popolazione, l’aggiunta è stata la pratica più semplice per avere un impatto su larga scala, ovvero assicurarsi la diminuzione di patologie a livello mondiale date dalla sua carenza.

Infatti, la fonte principale di iodio per l’organismo umano è rappresentata dagli alimenti, il cui contenuto di iodio è molto variabile. Nei vegetali la sua presenza dipende da quanto è presente nel terreno in cui vengono coltivati, mentre negli alimenti di origine animale dipende da quanto questo viene assunto dagli animali con l’alimentazione. Gli alimenti più ricchi di iodio sono i pesci di mare ed i crostacei. Anche uova ed il latte ne contengono quantità importanti (Ministero della Salute, 2021).

PROPRIETÀ E BENEFICI DEL SALE IODATO

I vantaggi di introdurre il sale arricchito di iodio nella propria dieta si riassumono con i benefici dello iodio, ovvero:

1. CORRETTO FUNZIONAMENTO DELLA TIROIDE

Come sopra citato, lo iodio stimolala la tiroide, la quale ha conseguenze sulla respirazione, il battito cardiaco, la temperatura corporea e lo sviluppo del sistema nervoso centrale. Sebbene il gozzo (anche detto ipotiroidismo) sia l’effetto più frequente della carenza di iodio, le conseguenze più gravi della carenza iodica si verificano a livello cerebrale. Infatti, assumerne in quantità sufficienti è di cruciale importanza per le donne in gravidanza e in allattamento, onde evitare degli sviluppi inadeguati del sistema nervoso del feto

2. REGOLAZIONE DEL METABOLISMO

E’ un minerale importantissimo per lo sviluppo e la crescita. Regola il metabolismo basale, interviene nei meccanismi di produzione di energia e di utilizzo dei grassi in eccesso (funziona come ‘brucia grassi’). Inoltre, nel bambino assicura un corretto sviluppo sia fisico che del sistema nervoso, mentre nell’adulto il consumo di sale arricchito di iodio migliora attività cognitive, apprendimento e memoria

3. PER LA SALUTE DELLA PELLE E DEI CAPELLI

I benefici sono evidenti anche per quanto riguarda la salute della pelle e dei capelli. Può infatti essere utilizzato per sgrassare il cuoio capelluto e ridurre la forfora. Inoltre, in assenza di iodio, unghie e capelli possono risultare fragili e spezzarsi facilmente (Mela Rossa, 2021).

QUANTO SALE ASSUMERE: DOSI E RISCHI

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda un consumo massimo di 5 grammi al giorno di sale per gli adulti (circa un cucchiaino), corrispondenti a 2 grammi di sodio. I neonati e i bambini sotto gli 11 anni necessitano di quantità di sale inferiori rispetto agli adulti. I bambini sotto un anno di età devono introdurre meno di 1 grammo di sale al giorno. Avedno evidenziato i benefici del consumo di sale iodato, è molto importante ricordare, però, che il sale iodato è pur sempre sale ed è quindi necessario non abusarne. (ISSalute, 2019).

Se l’alimentazione è troppo ricca di sale, e quindi di sodio, si ha un aumento del rischio di pressione alta (ipertensione arteriosa) ma anche di malattie cardiovascolari, soprattutto nelle persone predisposte. Un elevato consumo di sodio, inoltre, è associato a un rischio più elevato di tumori allo stomaco e osteoporosi (perché aumenta l’eliminazione renale di calcio).

Ridurre la quantità giornaliera di sale, quindi, può essere un’importante misura sia per prevenire la presenza di della pressione alta, sia per ridurla, se già presente, in molte persone (La Cucina Italiana, 2024).

Quindi SALE POCO MA IODATO.

CURIOSITÀ SUL SALE

Il sale è carico di simbologie sia nel nostro moderno parlare comune che nei tempi più remoti

Un modo di dire comune è ad esempio ‘avere sale in zucca’: essendo un alimento costituito da un’alta percentuale di acqua, è difficile trovare in essa una qualche traccia di sale. Dunque chi dimostra di averne dimostra di avere del cervello pur in mezzo ad una marea di acqua.

Un altra parola del gergo odierno è ‘citrullo’, ovvero una persona ingenua. Decodificando l’Ordine Botanico di Limneo, si scopre che l’anguria, formata al 95% cento di acqua, è detta ufficialmente Citrullus vulgaris. Citrullo è quindi chi ha la testa piena d’acqua.

In passato invece, era previsto nei riti sacrificali da Ebrei, Greci e Romani come simbolo d’incorruttibilità. Veniva sparso sulle rovine delle città nemiche rase al suolo a simboleggiare la futura sterilità della zona. Era considerato sicura protezione contro gli influssi maligni, in particolare contro le streghe, mentre dal tempo dei Longobardi in poi, se offerto insieme al pane, era segno di accoglienza di un ospite straniero (Cure Naturali).