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olio di palma

L’Olio di Palma fa davvero male?

Un’olio discusso quanto importante: l’olio di palma.

L’olio di palma è un olio vegetale ottenuto spremendo la polpa del frutto delle palme da olio.

Si tratta dell’olio vegetale alimentare più consumato al mondo data la sua economicità, e la sua capacità di essere molto prestante conferendo cremosità ai prodotti. Si trova in moltissimi alimenti (snack, pane, merendine e biscotti), ma anche in prodotti per l’igiene personale (detergenti, saponi) e persino in oggetti di metallo, plastica, gomma, così come in processi per la produzione di tessuti, vernici, carta e componenti elettronici.

oli più usati

L’Indonesia e la Malesia ne sono i principali produttori. È un ingrediente tipico ampiamente utilizzato in cucina in alcuni paesi africani come l’Angola.

 

Nell’articolo troverai:

 

CHE DIFFERENZA C’È RISPETTO AGLI ALTRI OLI?

A differenza degli altri oli vegetali, si tratta di un grasso con un’alta percentuale (50%) di grassi saturi, confrontabile quindi al burro. Il fatto che un olio faccia più o meno male non è però dato dagli ingredienti da cui deriva, bensì dalle percentuali e proporzioni diverse degli stessi acidi grassi contenuti (saturi, monoinsaturi, polinsaturi). Più sono insaturi, più il grasso sarà liquido, e viceversa (solidi come burro, olio di cocco, burro di cacao) (Dario Bressanini, 2017).

Fin dagli anni 50 in particolare gli acidi saturi sono stati demonizzati in quanto legabili a problemi cardiocircolatori. Tuttavia, studi recenti hanno smentito una relazione causale tra consumo di acidi grassi saturi e rischio di malattie cardiovascolari. La campagna denigratoria sull’olio di palma, basata sul fatto che questo olio contiene una percentuale maggiore di acidi grassi saturi rispetto ad altri oli vegetali, non ha quindi alcun riscontro nell’evidenza scientifica.

MITI, SCALPORI E CRITICITÀ

Lo scalpore creatosi attorno all’olio in questione ha però principalmente a che fare con lo sfruttamento ambientale e umano.

Infatti, la crescente richiesta di olio di palma ha conferito molto potere a tale industria, favorendo l’espansione, in molti casi indiscriminata, delle piantagioni di palma da olio a discapito delle foreste torbiere, della biodiversità che esse ospitano e delle popolazioni locali. In particolar modo, quest’ultime si vedono spesso private dei propri appezzamenti. Ne consegue un lavoro in piantagione in condizioni disumane.

D’altro canto, è importante sottolineare che, tra tutte le piante da olio, la palma è la coltura più efficiente in termini di resa per unità di superficie coltivata. Ogni albero, infatti, produce caschi variabili dai 10 ai 40 kg e la polpa dei frutti contenuti è ricca di olio per circa il 45%-65%. Per avere una resa simile, altre piante richiedono un’estensione fino a undici volte superiore. Inoltre, queste piante non necessitano di irrigazione: la pioggia tropicale delle zone calde e umide in cui crescono è sufficiente alla loro crescita. Rispetto ad altre colture richiede, dunque, un consumo inferiore di acqua, pesticidi e fertilizzanti (WWF).

E’ importante sapere che realizzare dell’olio di palma sostenibile è una sfida possibile. Un ente con l’obiettivo di raggiungere ciò è il Palm Oil Innovation Group. Si compone di 16 membri per stabilire quali foreste preservare e quali suoli destinare alle piantagioni, coinvolgere i produttori locali, creare una tracciabilità e trasparenza del prodotto lungo l’intera filiera (Green Peace, 2018).

Tra il 2010 e il 2015 numerose multinazionali che producono, commercializzano e utilizzano olio di palma si sono impegnate ad eliminare dalla propria catena di approvvigionamento tale prodotto a discapito delle foreste, dei diritti dei lavoratori e delle comunità locali. Nonostante ciò, il boicottaggio di prodotti contenenti l’olio di palma non è per la soluzione: il rischio che l’olio di palma venga sostituito dallo sfruttamento intensivo di altre colture oleaginose è alto e gli impatti ambientali potrebbero essere addirittura peggiori.

PERCHÈ CI FA PAURA  – COS’È UNA PAURA ALIMENTARE

La gogna mediatica creatasi attorno all’olio di palma ha mosso un emozione in particolare: la paura.

L’emozione della paura ha radici forti, siccome si manifesta di fronte a un pericolo reale o immaginario, che porta un forte turbamento. Ogni paura è sempre un sintomo, una spia di disagio e ha un significato profondo. Né si può dare un’unica spiegazione, valida per tutti alla stessa paura: ognuno di noi ha la sua storia, inconfondibile e irripetibile (Enciclopedia Treccani).

Il timore nei confronti di un cibo in particolare è chiamato Citofobia, cioè la paura scaturita da una esperienza negativa con un alimento, o un lungo periodo di intolleranza di tale da parte dell’organismo. Questa è spesso collegata al senso di colpa alimentare, un sentimento che nasce come risultato di aver mangiato qualcosa e ritenere questo atto come una trasgressione delle regole (La Cucina Italiana, 2021).

MA QUINDI L’OLIO DI PALMA FA MALE?

No! Come tutti gli ingredienti presenti nella nostra dieta, la parola chiave è EQUILIBRIO, cioè non esagerare.
Quindi non dobbiamo averne paura.

palma da olio di palma

Non ne siete ancora convinti?

Allora forse non sapete che all’interno dell’alimento più completo e salutare per la crescita, il latte materno, è presente l’acido palmitico (attorno al 20-25%). Esso ha una centralità peculiare nella nutrizione infantile a partire dall’allattamento al seno. I grassi saturi, infatti, in primo luogo il palmitico, forniscono energia e sono cruciali nelle prime fasi di vita perché sono destinati ai depositi di energia (Corriere della Sera) .

L’olio di palma contiene circa il 45% di acido palmitico: in sé non è dunque una minaccia. Piuttosto contano la quantità dei grassi ingeriti e lo stile di vita: una dieta varia ed equilibrata è la risposta migliore.

 

Cosa usiamo noi in biscottificio?

Per una scelta di resa nelle preparazioni e di gusto, non usiamo olio di palma all’interno dei nostri prodotti.

Sono invece presenti l’olio di girasole e il burro di cacao, la quale combinazione ci permette di ottenere dei prodotti buoni, sani e di qualità.

Ad esempio i nostri biscotti Cacao e Cereali oppure i biscotti Cereali e Semi, entrambi RICCHI DI OLI BUONI. Provare per credere!

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4 Commenti. Nuovo commento

  • Grazie per queste informazioni molto utili per noi consumatori

    Rispondi
  • Grazie mille x queste informazzioni sempre utili e i vostri biscotti sempre al top grazie

    Rispondi
  • Maria Carotenuto
    22 Agosto 2024 15:00

    Io credo che qualsiasi alimento preso con parsimonia e nella giusta misura non possa che fare bene al nostro organismo. La moderazione è l ago della bilancia in qualsiasi circostanza.

    Rispondi
  • Luigi Clementi
    22 Agosto 2024 14:45

    Buongiorno,sono d” accordo ,io terrei l’olio di palma,assolutamente innocuo,ma limiterei il piu possibile lo zucchero,optando magari per eritritolo o poliolo

    Rispondi

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